Vaiolo delle scimmie (PCR)

Tampone

L'Mpox è causato dal virus del vaiolo delle scimmie (MPXV), un virus a DNA avvolto del genere Orthopoxvirus.

L'infezione da virus è spesso caratterizzata dalla comparsa di uno o più sintomi aspecifici come febbre, brividi, dolori muscolari, mal di testa, affaticamento o dolori articolari. Questi sintomi possono precedere la comparsa delle tipiche lesioni cutanee come fase prodromica, ma possono anche comparire dopo di esse o essere completamente assenti. In più della metà dei casi, le lesioni cutanee sono spesso accompagnate da una linfadenopatia dolorosa, di solito nella zona inguinale.

La trasmissione avviene attraverso l'infezione da goccioline, il contatto diretto della pelle o delle mucose con i fluidi corporei o le tipiche lesioni cutanee (le cosiddette lesioni del vaiolo), per cui sia il contenuto delle vescicole che le croste sono infettive. Le lesioni del vaiolo contengono concentrazioni particolarmente elevate di virus. Va notato che le lesioni sulle membrane mucose spesso non sono visibili dall'esterno. A partire dalle lesioni del vaiolo nella bocca, il virus infettivo può entrare nella saliva e nelle secrezioni respiratorie. La trasmissione materno-fetale può avvenire attraverso la placenta. Finora è stata descritta la trasmissione attraverso oggetti contaminati come indumenti, lenzuola, asciugamani o, in casi particolari, attraverso superfici contaminate dal virus per contatto con croste infettive o con il contenuto delle vescicole del vaiolo di una persona infetta, soprattutto nelle aree endemiche.

Il periodo di incubazione è di 1-2 settimane, ma può arrivare anche a 3 settimane. Il rischio di infezione inizia con la comparsa dei primi sintomi e dura fino a quando tutte le lesioni non si sono incrostate e le croste non sono cadute rivelando pelle sana. In genere ciò richiede dalle 2 alle 4 settimane.


Attualmente, il rilevamento più sensibile e rapido dei poxvirus è la rilevazione degli acidi nucleici dell'MPXV mediante PCR in tempo reale (rtPCR) da campioni di lesioni cutanee (rivestimento o liquido di vescicole e pustole e/o croste secche). Il sangue non è raccomandato come materiale per la PCR a causa della breve durata della viremia.